Visita Gastroenterologica
La visita gastroenterologica è una visita medica che viene effettuata dal gastroenterologo, che è un medico specializzato nella cura delle malattie dell’apparato gastrointestinale.
In genere viene prescritta dal medico di base per accertare la natura di diversi sintomi tra cui dolore e crampi addominali, sensazione di bruciore allo stomaco, presenza di diarrea, stitichezza ecc.
La visita gastroenterologica serve a:
- individuare – o a escludere – le patologie di natura gastroenterologica che interessano gli organi che intervengono nel processo digestivo: esofago, stomaco, intestino tenue, colon, retto, fegato, vie biliari, pancreas;
- stabilire, se possibile, un percorso terapeutico idoneo o richiedere l’esecuzione di esami specialistici per effettuare approfondimenti
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Quali sono le più frequenti patologie gastroenterologiche?
Tra le più frequenti patologie gastroenteriche che possono essere individuate grazie alla visita gastroenterologica e tramite eventuali esami specialistici abbiamo:
- la celiachia, che è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente nell’avena, nel frumento nel farro, nel kamut, nell’orzo, nella segale, nel triticale ecc.;
- la gastrite, costituita da un’infezione della mucosa gastrica;
- l’ulcera duodenale;
- l’ulcera gastrica;
- la diarrea, cioè scariche di feci di consistenza ridotta accompagnate spesso dal dolore addominale;
- la sindrome dell’intestino irritabile (colite), patologia caratterizzata da una serie di sintomi che comprendono il dolore addominale, la stipsi o la diarrea;
- il reflusso gastro-esofageo, consistente nel passaggio retrogrado di piccole quantità di contenuto gastrico dallo stomaco all’esofago;
- la stipsi o stitichezza, disturbo molto comune, soprattutto nelle donne e nelle persone sopra i 65 anni di età che tendono a defecare meno di tre volte a settimana;
- le emorroidi, dilatazioni varicose delle vene emorroidarie del retto e dell’ano che si sviluppano più frequentemente con l’aumentare dell’età, l’aumento del peso ponderale, l’eccessivo sforzo per evacuare le feci, la presenza di feci molto dure, la gravidanza e fattori ereditari;
- le malattie delle vie biliari, come la colicistite. le colelitiasi, le neoplasie ecc;
- le malattie del fegato, come epatiti, cirrosi ecc.
- le malattie del pancreas, come pancreatiti, carcinomi ecc.
In che cosa consiste una visita gastroenterologica?
Prima fase
Il primo momento della visita gastroenterologica è quello della cosiddetta anamnesi, attraverso la quale il gastroenterologo si informa in maniera dettagliata e scrupolosa della storia clinica del paziente, sul suo stile di vita e sulla presenza di determinate patologie all’interno della sua famiglia.
Durante il momento dell’anamnesi è molto importante anche la valutazione di tutta la documentazione medica già in possesso del paziente e relativa a precedenti malattie o terapie in corso.
Seconda fase
In un secondo momento, il gastroenterologo passa alla valutazione delle vere e proprie problematiche gastroenterologiche accusate dal paziente e che possono riguardare molteplici aspetti: malattie dell’esofago, dello stomaco, dell’intestinuo tenue, del colon, del retto, del canale anale, del pacreas, del fegato, della cistifellea e delle vie biliari e respiratorie.
In questa fase della visita gastroenterologica – in cui è fondamentale la preparazione e l’esperienza del gastroenterologo – si procede all’esame obiettivo, attraverso la palpazione della zona addominale.
Terza fase
Se si riscontrano problemi specifici, il gastroenterologo può richiedere ulteriori indagini, realizzate attraverso degli esami strumentali come:
- la gastroscopia
- la colonscopia
- il C-Urea Breath Test
- l’ecografia addominale
- la TAC
- la Risonanza magnetica.
Durata della visita gastroenterologica
La visita gastroenterologica dura di solito 30/40 minuti.
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