Rettoscopia - Citarella Cinzia
Rettoscopia

La rettoscopia viene di solito eseguita quando il paziente manifesta perdita di sangue nelle feci e il medico sospetta la presenza di polipi, fistole anali, emorroidi o un carcinoma.

E’ una metodica diagnostica che ha l’obiettivo di osservare endoscopicamente il canale anale (anoscopia) e quello rettale (rettoscopia)

Per realizzarla, viene usato il rettoscopio, un tubicino metallico diritto e rigido, dotato di una videocamera necessaria per esaminare dettagliatamente la zona esaminata.

Il rettoscopio viene introdotto all’interno dell’ano.

Dopo aver raggiunto la profondità desiderata, lo strumento viene estratto delicatamente, avendo cura di effettuare dei movimenti circolari: in questo modo, si riesce a vedere la pareti anali e rettali.

Nel corso dell’esame, è possibile anche effettuare una biopsia, cioè prelevare un piccolo campione di tessuto, per comprendere la natura di eventuali formazioni cellulari anomale.

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