Le emorroidi
sono strutture vascolari del canale anale che rivestono un ruolo molto importante nel mantenimento della continenza fecale, gonfiandosi o sgonfiandosi a seconda della situazione. Per esempio, al termine della defecazione, si riempiono rapidamente di sangue e contribuiscono, a riposo, al 15/20% delle pressione di chiusura anale.
Diventano patologiche quando sono gonfie o infiammate, causando una sindrome nota come malattia emorroidaria alla quale, nel linguaggio comune, ci si riferisce con il medesimo termine di emorroidi.
Le emorroidi patologiche sono spesso confuse dai pazienti con altri problemi della regione anorettale come, per esempio, il prurito anale – normalmente causato da scarsa igiene o da infezioni – e le ragadi anali, costituite da un’ulcerazione lineare dell’ano che causa dolorosi spasmi dello sfintere anale e che sono causate da diarrea o stitichezza.
Questa confusione deriva dal fatto che molti dei sintomi caratteristici della patologia emorroidaria sono comuni a diverse malattie, alcune anche molto gravi.
I sintomi e le cause delle emorroidi
Tra i sintomi più comuni delle emorroidi abbiamo:
- sanguinamento
- prurito
- bruciore
- gonfiore
- secrezione.
In alcuni casi possono risultare del tutto asintomatiche.
Il sanguinamento è il sintomo più comune. Bisogna distinguere tra un sanguinamento caratterizzato da una colorazione rosso scura – dovuta a una emorragia proveniente dal colon – è una di colore più intenso, rosso vivo, che proviene dalla zona rettale e anale e che è tipico delle emorroidi.
Alla base della malattia emorroidaria vi sono predisposizioni genetiche influenzate dallo stile di vita – sedentarietà, sforzi eccessivi, abuso di lassativi, stazione eretta prolungata, abuso di alcol, uso massiccio e prolungato di alcuni alimenti, fumo ecc. – e da altri fattori contribuenti come gravidanza, stipsi o diarrea cronica.
Le due tipologie di emorroidi
Le emorroidi si dividono in:
- emorroidi interne
- emorroidi esterne.
Le emorroidi interne sono localizzate all’interno del canale anale e non sono visibili a occhio nudo. Durante la defecazione possono uscire all’esterno (prolassare) per poi rientrare spontaneamente. Causano dolore solo quando il prolassamento è completo o sono associate a ragadi.
Le emorroidi esterne sono invece visibili a occhio nudo, si sviluppano vicino all’ano, sono sottocutanee e appaiono come protuberanze dure e dolenti.
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